La gestione degli ETS

Gli enti del terzo settore agiscono come un ponte tra le istituzioni pubbliche e i cittadini, cercando di colmare le lacune nella fornitura di servizi e di rispondere a bisogni emergenti nella società; impegnandosi per il raggiungimento di obiettivi sociali, contribuiscono a creare una società più equa, solidale e inclusiva.

La gestione degli enti del terzo settore richiede competenze professionali  specifiche; infatti  le organizzazioni senza scopo di lucro che svolgono attività di interesse sociale, come associazioni di volontariato, fondazioni, organizzazioni di promozione sociale,  e altre forme di organizzazioni  hanno come obiettivo principale il bene comune e l’assenza di scopo di lucro.

La gestione contabile e fiscale degli enti del terzo settore è un processo complesso che richiede competenze specifiche e conoscenze approfondite delle normative contabili e fiscali che regolano questo tipo di organizzazioni.

La gestione contabile degli enti del terzo settore prevede la tenuta della contabilità con la registrazione di tutte le operazioni finanziarie e patrimoniali, la redazione del bilancio annuale e  la predisposizione di una relazione di missione che illustra l’attività svolta dall’ente nel corso dell’anno; operazioni che devono essere svolte nel rispetto della normativa del terzo settore disciplinato dal Dlgs 117 del 2017.

Dal punto di vista fiscale, gli enti del terzo settore possono beneficiare di alcune agevolazioni, come l’esenzione dall’IVA per le prestazioni di servizi sociali, culturali, educativi o ricreativi, e l’esenzione dalle imposte sui redditi per le attività di carattere istituzionale o sociale.
Tuttavia, per poter beneficiare di tali agevolazioni è necessario rispettare determinati requisiti e adempiere a specifiche obbligazioni fiscali, come la presentazione della dichiarazione dei redditi e la tenuta di un’apposita contabilità separata per le attività commerciali.

Principali aree di consulenza

  • Costituzione e inizio attività:  consulenza ed assistenza per la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto, deposito presso l’Agenzia delle Entrate , ottenimento del codice fiscale/ partita iva, iscrizione al Runts; consulenza per la tenuta dei libri sociali obbligatori.
  • Pianificazione strategica: gli enti del terzo settore devono elaborare una pianificazione strategica che definisca gli obiettivi a breve e lungo termine dell’organizzazione, stabilisca le azioni necessarie per raggiungerli e valuti i risultati.
  • Fundraising: gli enti del terzo settore spesso dipendono da finanziamenti esterni per svolgere le proprie attività. La gestione del fundraising comprende l’identificazione delle fonti di finanziamento, la creazione di proposte progettuali, la gestione delle relazioni con i finanziatori e la rendicontazione dei fondi ricevuti.
  • Finanza e contabilità, obblighi fiscali: la gestione finanziaria è cruciale per gli enti del terzo settore. È importante avere un sistema di contabilità accurato, che permetta di monitorare le entrate e le spese dell’organizzazione, di gestire i fondi in modo trasparente e di produrre report finanziari. Lo Studio assiste il cliente nella redazione del rendiconto finale di esercizio, della relazione di missione e degli allegati richiesti dalla normativa per adempiere all’obbligo di deposito del bilancio al RUNTS, provvede poi alla redazione delle dichiarazioni fiscali.
  • Gestione delle risorse umane: gli enti del terzo settore dipendono dalle competenze e dall’impegno dei propri dipendenti e/o volontari. È importante avere un processo di reclutamento efficace, un sistema di valutazione delle prestazioni e un clima organizzativo che favorisca la motivazione e la coesione degli associati; tenuta e gestione del registro dei volontari.
  • Monitoraggio e valutazione: è importante monitorare le attività dell’ente del terzo settore per valutarne l’efficacia, l’efficienza e l’impatto ed il rispetto della normativa vigente. Lo studio assiste il cliente nella raccolta e l’analisi di dati, nelle valutazione delle prestazioni periodiche e nell’aggiornamento del quadro normativo di riferimento.

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